Supergirl – Recensione della 1 stagione

Devo ammetterlo, anche io faccio parte di quel gruppo di persone che quando hanno visto il pilot hanno storto il naso, ma ho voluto aspettare di vedere il secondo episodio prima di accantonare la serie e, inutile dirlo, Greg (Berlanti) ha fatto di nuovo breccia nel mio cuore. Il rischio che potesse essere un flop alla Smallville era alto, data la tematica simile. E invece è piacevolmente simile a The Flash, a cui assomiglia in termini di impostazione e scelte degli attori, ma anche per la freschezza e la leggerezza che caratterizzano lo show del supereroe scarlatto.

La CBS decise di rinnovarla per la seconda stagione già nel Novembre del 2015, e quanto ci vide lungo allora, visto che la prima stagione è stata davvero una bomba! Puntata dopo puntata abbiamo imparato ad amare questo supereroe che, nonostante l’aspetto acqua e sapone, ha una forza straordinaria, che scaturisce in gran parte dal legame con la famiglia e gli amici. Infatti, lei stessa ha più volte ammesso che i suoi superpoteri sarebbero stati male utilizzati se non avesse avuto accanto le persone che le vogliono bene, e che l’hanno aiutata più di una volta a fare la scelta giusta. Sarà anche che è donna (immaginate una faccina sghignazzante qui), ma non ha mai fatto le grandi cavolate che puntualmente fanno i suoi colleghi come Oliver Queen e Barry Allen, almeno non in questa stagione.

Il 6 Maggio del 2015 la CBS diede l’approvazione definitivo alla produzione di una prima stagione, ma già da Settembre 2014 la Warner Bros. Television stava cercando di creare una serie televisiva incentrata su questo personaggio. Lo sviluppo della serie venne affidato a Greg Berlanti (Dawson’s Creek, Arrow, The Flash, Legends of Tomorrow), Allison Adler (The New Normal, Chuck) e Andrew Kreisberg (The Simpson, Fringe, Arrow, The Flash), basata sul personaggio creato da Jerry Siegel e Joe Shuster.

Ma chi è Supergirl? In realtà nei fumetti della DC Comics ci sono varie Supergirl, ma l’originale è la cugina di Superman, Kara Zor-El, e la CBS ha riprodotto la sua storia nella serie. Kara, interpretata magnificamente da Melissa Benoist, all’età di 13 anni viene mandata sulla Terra insieme al cugino Kal-El, per proteggerlo, poco prima dell’esplosione del pianeta natale, Krypton. Ma, mentre la capsula spaziale del cugino riuscì a raggiungere la Terra senza grandi problemi, la sua fu colpita dall’onda esplosiva di Krypton e fu deviata nella Phantom Zone, dove rimase in ibernazione per 24 anni. Come si scopre durante la serie, fu solo grazie a Indigo (Laura Dianne Vandervoort, fun fact: in Smallville è lei ad interpretare Kara), prigioniera di Fort Rozz, che poté uscirne. Infatti, Indigo, la fece arrivare sulla Terra, bypassando la strumentazione della capsula di Kara, dove poi la trovò il cugino, ormai diventato Superman, che l’affidò ai Danvers.

La serie porta sullo schermo la storia di Kara dopo 11 anni da questi avvenimenti, quando ha 24 anni e vive e lavora a National City come assistente, sottopagata e maltrattata, di Cat Grant (Calista Flockhart) alla CatCo Worldwide Media. Nella prima stagione viene affrontata la sua rivelazione al mondo come Supergirl, le sue prime sconfitte e i suoi primi successi, e il primo nemico che le da del filo da torcere. Ma anche dell’evoluzione del rapporto molto profondo con la sorella Alex Danvers (Chyler Leigh), agente della DEO, la stima che si instaura tra e lei e il suo capo, Cat, che le procurerà una promozione sul lavoro, l’aumento dell’importanza della figura del suo migliore amico, Winn Schott (Jeremy Jordan) e la scoperta di provare dei sentimenti, che un po’ le fanno paura, verso James Olsen (Mehcad Brooks). Trova anche due alleati improbabili e importanti, J’onn J’onzz (David Harewood), un marziano in grado di cambiare il suo aspetto che ha assunto le sembianze di Hank Henshaw, direttore della DEO, e di Maxwell Lord (Peter Facinelli), un geniale scienziato miliardario impegnato a costruire una tecnologia da usare contro la minaccia aliena. Tutti loro aiuteranno Kara a combattere i villain principali della prima stagione, sua zia Astra (Laura Benanti), sorella gemella della madre, e il marito Non (Chris Vance), e a sventare il loro piano.

Di episodi belli e entusiasmanti ce ne sono stati, ma quello che mi è piaciuto di più, manco a dirlo, è stato il crossover con The Flash (1×18). Quando hanno pubblicato le prime foto dal set faticavo a crederci, visto che la CBS aveva totalmente escluso una possibilità di collaborazione con lo show del canale The CW. E invece l’hanno fatto ed è stato magnifico! I due attori, Melissa e Grant Gustin, dato che già si conoscevano per aver partecipato alla serie Glee, sono riusciti a trasporre la sintonia che hanno nella vita reale, nei loro personaggi, creando così una coppia perfetta. Ironici, affiatati, oserei dire quasi esplosivi, hanno sconfitto le cattive della puntata e, soprattutto, la reticenza delle reti televisive verso i crossover. Rumors vogliono, infatti, che il prossimo anno ci potrebbe essere un’apparizione di Supergirl in The Flash, anche se gli appassionati di fumetti pensano più che potrebbe trattarsi di Power girl, la doppelganger di Kara su Terra 2. Che sia Supergirl o Power girl io incrocio comunque le dita sperando che accada.

Non sto dicendo, ovviamente, che la prima stagione è stata perfetta. Frequentemente ci sono dei passaggi noiosi nell’andamento della storia, i dialoghi, a volte, sono senza spessore e onestamente inutili. Rispetto agli altri show basati sui fumetti della DC Comics, sembra che le manchi qualcosa, e se non la conoscessi bene penserei che i produttori l’abbiano immaginata come una teen serie. Ma questi difetti passano in secondo piano rispetto alle scene di combattimento, che poi noi da un telefilm su un supereroe questo ci aspettiamo di vedere, ma soprattutto all’evoluzione dei personaggi, che nel corso della stagione acquisiscono un certo spessore, prima fra tutti Cat Grant. Sarà che la Flockhart è una magnifica attrice, e questo lo sapevamo già dai tempi di Ally McBeal, ma la sua interpretazione di Cat è quella che mi è rimasta più impressa, soprattutto di come passa dall’essere semplicemente un capo tirannico in stile Il Diavolo Veste Prada, a diventare un punto di riferimento, con un carattere molto più profondo e complicato di quanto voglia far credere, per Supergirl. Spesso è proprio Cat che indica la via alla protagonista, le fa capire qual è la scelta giusta da fare, ed arriva addirittura ad ispirarla. Sono contenta che abbiano affidato proprio alla Flockhart la responsabilità di rimediare a ciò che non funzionava nel pilot, perché, diamine, ci è riuscita egregiamente.

Ma cosa vedremo nella seconda stagione? In realtà ancora non sono uscite né date ufficiali dell’inizio delle riprese, né informazioni circa i possibili villain. Certo che, dato l’ultima scena del finale, verremo a sapere chi c’è nel pod caduto sulla Terra, che assomiglia tanto a quello con cui arrivò Kara, e vedremo come Supergirl, così brava ad affrontare alieni malvagi, affronterà la neonata relazione romantica con James Olsen. E forse, con un po’ di fortuna, i capi ai piani alti toglieranno l’assurdo divieto di non far apparire i protagonisti della versione cinematografica nei telefilm a cui sono legati, e riusciremo finalmente a vedere Superman insieme alla cugina.

Qualunque sia il futuro che i produttori hanno in mente per Supergirl, io vi consiglio di recuperarla, nel caso non l’abbiate ancora vista oppure foste rimasti delusi dal pilot, perché credetemi, i produttori, hanno già ampiamente dimostrato che questo è il tipo di show che può solamente migliorare.

Io vi saluto e vi do appuntamento, forse in autunno, con la seconda stagione.

Per ogni informazione su questo fantastico show passate dalla pagina di Supergirl Italia.

Serendipity

Per descrivermi basterebbe dire che sono un'accozzaglia di immaginazione, sogni e passioni. Archeologa con mille interessi come la lettura, il cinema, il basket, la danza e la fotografia. Sono cresciuta a pane e serie tv. In tempi non sospetti ero già un'addicted di telefilm come Stargate SG1, Streghe, Buffy-l'ammazzavampiri, Xena:la principessa guerriera, Hercules, Sex and the city... fino ad arrivare ad oggi dove riconosco i giorni della settimana solo in base alla puntate che devo vedere.

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